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Mister Caruso: “Giaquinto è uno dei più forti dell’intero campionato”. E Segura…

Mister Caruso e Francisco Segura sono intervenuti questa mattina ai microfoni dei giornalisti presenti al Mimmo Rende in vista del match di domenica tra il Cittanova e l’Asd Castrovillari Calcio presso lo stadio Morreale Proto.  

Mister, com’è andata questa settimana? Quali sono le prospettive per il match contro il Cittanova? 

“Questa settimana è andata bene, come sempre. I ragazzi non hanno avuto problemi particolari dal punto di vista lavorativo. Sono una squadra molto seria. Certo, siamo arrabbiati perché domenica scorsa (contro il Digiesse Praia Tortora, ndr) avremmo voluto un risultato diverso. Però abbiamo lavorato con quella rabbia in più per andare a recuperare di nuovo fuori casa”. 

Segura, come ti stai trovando a Castrovillari? Che impressioni hai per la prossima partita? 

Ci stiamo preparando allo stesso modo per ogni partita. Vogliamo giocare con il coltello fra i denti, così come in allenamento. Ci stiamo allenando bene, questa squadra è forte e si vede ad ogni partita che stiamo facendo”. 

Sulle quote under e i portieri: 

“Il problema è relativo non tanto ai portieri, quanto alle quote, perché, comunque, giocando con il portiere, devi avere due quote che ti consentano di fare una partita seria. Questo è sempre oggetto di valutazione, e comunque dobbiamo piazzare due quote. Se decidiamo di giocare con il portiere, non possiamo accettare di regalare una superiorità troppo evidente a centrocampo, che abbiamo pagato a caro prezzo in alcune partite in cui non eravamo pronti. Quindi è normale che, come dissi tempo fa, il portiere è il nostro punto di riferimento ed è stimato da tutti.

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Di volta in volta, decidiamo in base a come stanno le altre quote, perché altrimenti diventa un problema a centrocampo. Dal punto di vista del dinamismo e del lavoro del regista, penso che Giaquinto sia uno dei più forti dell’intero campionato.

Non lo dico ora per confermarlo, ma perché ne sono certo; parlo con i numeri. Giaquinto è un giocatore che ha fatto 30 partite in eccellenza, arrivando alla fase finale dei playoff nazionali. Non è un ultimo arrivato. Pinedo è un giocatore che sa fare benissimo entrambe le fasi, sia quella di costruzione che quella di interdizione. È il giocatore più offensivo che abbiamo nel trio; secondo me, come caratteristiche, si integrano benissimo, perché Giaquinto e Pinedo fanno un lavoro, mentre l’altro, che è completamente diverso, è il nostro giocatore di rifinitura. Quindi, dal punto di vista delle caratteristiche, sono ben integrate e amalgamate.

Quando parliamo di Ammirati e di portieri Under, mi viene da sorridere, perché Gabriele è del 2004. Giovane. Se non avessero cambiato il regolamento, non sarebbe considerato nemmeno under. Quindi un 2004 forte, un giocatore valido. È normale che l’allenatore faccia delle valutazioni responsabili. 

Per quanto riguarda la sicurezza con i portieri, io mi sento sicuro con tutti i ragazzi. Non è una questione di preferenze; considero di avere 24 giocatori e devo dare a tutti la possibilità di giocare. È normale aspettarci risposte da tutti, e i giovani possono fare di più, per una questione anagrafica. Tuttavia, mi sento molto sicuro con Ammirati e mi sento sicuro con Donato“. 

Segura, come vedi il tuo compagno di squadra, Surace?

“Lui sa che il gol arriverà, fino alla fine; l’attaccante vive di gol. Comunque lui sa, sta tranquillo, sta lavorando bene. 

Il gol non serve solo a lui; anche a me e Habachi. Chiunque può farlo. L’altro che hai detto è che ti piace giocare come stiamo giocando, 4-3-3 o 4-4-2. La natura è quella; io gioco, comunque la squadra sta bene, sta lavorando bene”. 

Mister, vuoi fare un appello ai tifosi? 

“Ti ripeto, è giusto che tu faccia notare che è normale che la piazza è importante. Quando non si ottiene un risultato in casa, è giusto manifestare il disappunto, perché secondo me tutti vogliamo fare risultato. Quindi, quando non ci riusciamo, siamo arrabbiati; i tifosi sono arrabbiati, i giocatori sono arrabbiati, il tecnico è arrabbiato. Mi aspetto come sempre il sostegno della tifoseria. È normale essere chiari quando si parla della squadra; bisogna capire che situazione abbiamo vissuto. Non è un alibi, però questa squadra è stata chiamata inizialmente per fare un campionato tranquillo, per la salvezza, e siamo stati contattati solo nel mese di agosto, sapendo di non avere alcun tesserato.

Siamo stati bravi a proporre questo tipo di partite. È normale che uno pensi sempre a fare di più, perché a Castrovillari devi fare delle ottime cose. Tuttavia, il nostro obiettivo iniziale è quello di vedere le altre squadre che sono partite prima di noi e stanno soffrendo più di noi. 

Il Rende, per esempio, ha iniziato 15 giorni prima di noi; ha speso molto più di noi e ha meno punti. Bisogna avere la calma giusta e aspettare un gruppo di 25 giocatori, di cui 16 sono stranieri, amalgamati nel modo giusto. Dobbiamo iniziare a spingere sull’acceleratore. Questa squadra è capace di vincere, sia in casa che fuori. È una questione di meccanismi che devono essere oliati, di trovare la giusta sinergia tra i giocatori. Sono molto fiducioso; mi aspetto che questa squadra possa fare bene”. 

Ci sono prospettive future sul mercato?

“Arriviamo a novembre, quando apriamo il mercato; vediamo come si muove la classifica e poi capiremo meglio dove possiamo arrivare e dove non possiamo arrivare. È normale; mi sembra verosimile dire che adesso noi non siamo al livello di altre squadre. Sul campo, l’abbiamo dimostrato. Abbiamo tanti giocatori che l’anno scorso hanno fatto categorie inferiori e che hanno giocato poco. Siamo stati bravi ad amalgamarli; secondo me la squadra gioca bene”.

Cosa non ha funzionato nella partita precedente? 

“Domenica, col Praia, se fossimo riusciti a sbloccarci con Surace al settimo minuto, probabilmente avremmo parlato di un’altra partita. Poi i match sono fatti di episodi; il Praia ha fatto una buonissima gara, fatta di sacrifici, ma sempre in ripartenza. Abbiamo provato a fare la stessa gara che abbiamo sempre fatto, cercando di avere il dominio del gioco. Domenica, ci siamo riusciti meno, ma non per questo ci sentiamo inferiori al Praia. Vorremmo dimostrare domani di essere superiori al Cittanova”.

Non ci sono dubbi che il giudizio è positivo. Le partite di oggi, date le risorse che abbiamo a disposizione, sono un segnale positivo per la nostra squadra. Ci dispiace, però, avere questi risultati in casa; noi vogliamo far bene. Al di là del giudizio positivo, non siamo soddisfatti di noi stessi, ma non per la classifica. Ci sentiamo di poter dare di più e di poter fare di più. Questa squadra, per come si allena e per come gioca la domenica, avrebbe dovuto avere una classifica diversa. Continuiamo a lavorare; quando ci criticano, lo accettiamo, perché la critica fa parte del nostro lavoro. Dobbiamo solo concentrarci sul campo e cercare di fare meglio possibile”.

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